Più o meno friabile, più o meno croccante, la pasta frolla è una indiscussa protagonista della pasticceria.
Un impasto dal carattere versatile, utilizzato per la creazione di diversi tipi di dessert che hanno però in comune una caratteristica imprescindibile: la friabilità.
Contrariamente a quanto si possa pensare però, la pasta frolla agli esordi accompagnava pietanze dal sapore agrodolce e salato. Per rintracciarne le origini bisogna recarsi a Venezia, dove una pasta simile alla frolla era già conosciuta dopo l’anno mille, quando si cominciò ad utilizzare la canna da zucchero importata dall’Egitto e dalla Siria.
Come dice il nome è friabile, fatta con farina, burro, zucchero e uova mescolati in proporzione variabile e poi cotta in forno. È il burro che regala alla pasta la sua tipica friabilità. Le uova sono responsabili della consistenza: se usiamo solo i tuorli sarà più friabile mentre se la desideriamo un po’ più croccante aggiungeremo un albume.
Attenzione anche alla scelta della farina, che non deve essere quella da panificazione (quella che viene definita farina forte). La pasta deve essere lavorata velocemente per non scaldarla troppo con le mani, cosa che la renderebbe poi più difficile da stendere e meno friabile una volta cotta.
Riponete la pasta frolla in frigorifero per almeno 30 minuti prima di utilizzarla!
Grazie alla pasticcera Michela Bruni per la bella mattinata!