Come si fa a non amare la convivialità che ispira una tavola, lo stare insieme a chiacchiera inconcludente, sedere a tavola a spiluccare qualsiasi cosa apparentemente commestibile e intanto parlare di tutto quello che ci passa per la testa? Dalla teoria molecolare ai nodi del pelo del gatto persiano della nostra ex coinquilina, dalla tinta verde azzurro della nostra per fortuna ex (pure questa) suocera a cosa sarà di noi dopo questa cena a base di fegatelli, rosticciana e stinco di maiale (l’ospedale, lo sappiamo, ma facciamo finta di non sapere…).
Amo il food, le belle cucine e quindi le belle tavole come queste in legno usurato dal tempo oppure mini e minimal.
Amo la tavola incasinata, quella dove per avere un goccio di acqua devi scavalcare con le braccia di tutto, intingendo inconsapevolmente il pulloverino fighetto in ogni genere di intingolo liquido e semiliquido, la tavola dove per parlare con il tuo “dirimpettaio” devi o dotarti di megafono o accordarti su una rudimentale e fai da te lingua dei segni pre-homosapiens.
Non mi piacciono le cose nuove e tirate a lucido, preferisco sempre il calore di arredi con storie da raccontare.
Amo la tavola eterogenea, quella con sedie diverse accostate tra loro, trucco dei designer più furbi in tempo di crisi nera, sedie diverse in forme e colori, sedie accostate un pò alla manicomio criminale, quella tavola che è pronta però ad accogliere chiunque arrivi all’ultimo istante… del tipo…porca miseria e ora dove ti faccio sedere? Aspetta un pò…vai in bagno…si in fondo a destra come da copione…c’è una sedia di vimini la vedi? No? togli l’accappatoio, il silk epil, il pettine, la mutanda quella alta stile nonna papera, la spazzola lavapelucchi…che dici? Il gatto…ah sì..pensavo fosse scappato tre mesi fa…ok togli pure lui…trovata adesso? Portala qui….
E ora siamo tutti, per ora, gatto ritrovato compreso…uau ma quanto si sta bene!!!
Inutile dirvi, tornando un pò seria, che apparecchiare una tavola con gusto è cosa semplice. Evitate di ingombrare con centro tavola alti due metri stile foresta amazzonica, utilizzate poche posate (il galateo vecchio stile no per favore…) e bei bicchieri e soprattutto evitate, evitate, evitate i tovaglioli monovelo bianchi! Ammazzano tutto…a volte pure il più sano e irrefrenabile appetito! Se proprio carta deve essere, almeno sia del tipo finto tessuto e di colore intonato alla tavola…
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Baci.
D.